Guglielmo I d’Orange, Re d’Olanda

Geschilderd portret van koning Willem I in vol ornaat. 1772 – 1843.

Il k.k.I.R. 26° ha avuto come Inhaber anche un re, e non un re qualsiasi, bensì uno dei protagonisti dell’epopea napoleonica: Guglielmo I re dei Paesi Bassi.

Nato a l’Aia il 24 agosto 1772 era figlio di Guglielmo V di Orange-Nassau, Statholder della Repubblica delle Sette Province Unite d’Olanda, e della principessa Guglielmina di Prussia.

Nel 1794, poco più che ventenne, assiste all’invasione dell’Olanda da parte delle truppe repubblicane francese e nel 1795, assieme al padre, fu costretto ad andare in esilio in Inghilterra.

Fin da subito dimostra di essere un fiero oppositore dei francesi e delle loro idee repubblicane: nel 1799 partecipa allo sbarco nei Paesi Bassi settentrionali al seguito delle truppe anglo-russe, peraltro con esiti tutt’altro che positivi. Persino parte della popolazione olandese si dimostra ostile al principe.

Morto il padre nel 1806, egli diventa ufficialmente Principe di Orange, ma per tornare in patria dovrà attendere la fine dell’astro napoleonico. Dopo aver ricevuto l’invito ufficiale a tornare da parte del Driemanschap (triumvirato), il 30 novembre 1813 Guglielmo sbarcò ufficialmente dalla nave HMS Warrior sulla spiaggia di Scheveningen, a pochi metri da dove era stato costretto diciotto anni prima a fare ritorno nel luogo del suo esilio forzato. Il 6 dicembre di quell’anno il governo provvisorio gli offrì il titolo di re. Guglielmo rifiutò preferendo invece il titolo di principe sovrano delle Province Unite, garantendo a breve una costituzione per il paese.

La costituzione che venne creata, ad ogni modo, offriva a Guglielmo molti poteri (di cui alcuni assoluti). I ministri rispondevano delle loro azioni unicamente a lui, mentre il parlamento bicamerale (Stati generali) esercitava solo un potere limitato. La consacrazione a principe sovrano avvenne nella Nieuwe Kerk di Amsterdam ove, il 16 marzo del 1815, venne incoronato primo (ed unico) sovrano del Regno Unito dei Paesi Bassi e Granduca del Lussemburgo.

Guglielmo sarà uno dei protagonisti della campagna dei 100 giorni: soprannominato “rannocchietto” dagli inglesi, prese parte alle battaglie di Quatre Bras e di Waterloo. In entrambe le occasioni commise gravi errori di comando, che portarono all’annientamento di diversi battaglioni, ma almeno ebbe il merito di trovarsi in prima linea assieme ai suoi soldati.

Nel 1830 dovette accettare la separazione del Belgio dall’Olanda, a seguito di una forte ribellione.

Di indole conservatrice e assolutista, dopo questo avvenimento e soprattutto dopo la morte della prima moglie, acuì ancor di più questi aspetti nel suo governo. Quando, infine, decise di contrarre matrimonio morganatico con Henrietta d’Oultremont, una giovane belga e cattolica, la popolazione richiese la sua abdicazione: Guglielmo I abdicò il 7 ottobre 1840 a favore del figlio Guglielmo II e si trasferì a Berlino, dove morì il 12 dicembre 1843, all’età di 71 anni.