Se dobbiamo a Napoleone  la prima ricostruzione  storica, allorquando ordino’ che si mettesse in scena la grande vittoria di Marengo, per evidenti fini celebrativi, la ricostruzione storica moderna nasce, invece, negli anni ’70 nei paesi anglosassoni, approdando in Italia all’inizio degli anni ’90 grazie all’entusiasmo di alcuni pionieri.
La living history, come è conosciuta in Gran Bretagna, è la ricostruzione di spaccati di vitata quotidiana del passato. Attraverso la ricostruzione di attività e di antichi mestieri, la produzione di una bombarda d’assedio o la fusione di un elmo, torna il nostro passato nei suoi aspetti civili, militari o religiosi.
Per far rinascere con la massima fedeltà oggetti, vestiti, armi, abitudini servono l’archeologia sperimentale e quella ricostruttiva.

Quest’attività si basa su uno studio storico ed uniformologico accuratissimo ottenuto attraverso la ricerca di stampe originali dell’epoca, libri, visite a musei con l’ausilio di storici di fama internazionale, essi stessi, appassionati reenactors. Se poi non c’è un reperto da ricostruire fedelmente, bisogna partire da iconografie o reperti simili e procedere per deduzioni e prove empiriche.
La cura del dettaglio caratterizza il reenactor più appassionato, che rifiuta, durante le manifestazioni, ogni contaminazione con la modernità, fosse anche il bicchiere di plastica.

La Ricostruzione Storica è un hobby presente in tutte le nazioni d’Europa, che permette di creare legami d’affetto con persone che vivono in Gran Bretagna, Russia, Germania, Francia, Belgio, Austria, Repubblica Ceca, o anche Malta, grazie ad uno spirito comune europeo.
Si aggiunga che, oltre alla passione storica, i reenactors sono legati da rapporti di sincera amicizia e cameratismo, creati dalle difficoltà che ci si trova ad affrontare insieme durante le battaglie e gli addestramenti.
Il remake storico non è solo un hobby per gli appassionati di storia e della vita militare, ma anche per coloro che colgono la sfida di dimostrare a se stessi di avere le capacità di superare difficoltà oggi sconosciute nella vita moderna.
Infatti è necessaria una predisposizione a viaggiare per l’Europa, un’attitudine alla disciplina militare, un forte spirito di adattamento necessario a vivere in tenda, dormire sulla paglia, essere esposti alle intemperie e tanta passione per la storia e le gesta degli eroi del passato.

Attualmente, l’Associazione Napoleonica d’Italia organizza al proprio interno ben 6 gruppi storici:
l’11eme Regiment d’Infanterie Legere; il 6eme Regiment d’Artillerie; il k.K. Jaeger Bataillon nr. 9; il k.K.I.R. 26 “Hohenlohe”; Club Fiorile; Najadi.